VFNO 2014 - La Moda passa, lo stile resta e io cambio idea

settembre 29, 2014

VOGUE
FASHION'S
NIGHT 
OUT
2014




La VFNO è il festival dell'eleganza, della Moda, del lusso, dell'inessenziale e dell'invidia. 
Un festival che per una notte rende accessibili a chiunque le porte dei negozi -anzi, dei Fashion Rooms- che di solito si vedono sfilare ai lati di Via del Corso come opere d'arte i vetrina: tanto luccicanti e sfavillanti quanto irraggiungibili e impossibili.
La gente passeggia per i locali in cui grandi uomini in cravatta sono pagati per aprire le enormi e splendenti porte a vetri, e salutano dando del 'lei' anche alla ragazzina dodicenne che segue la Biasi -la Fashion Blogger Chiara Biasi- su Istagram , e le commesse -no, scusate la mia ineleganza: le Personal Shopper- con un sorriso splendete offrono bicchieri -Ehm,flûte- di champagne e fragole ricoperte di cioccolata. 

Due anni fa alla VFNO del 2012 mi aggiravo con S. per i negozi di Via del Corso e Via del Babbuino con sotto braccio  la rivista di Vogue del mese di settembre e una strana voglia di voler essere perfetta come le ragazze che giravano per il centro con i tacchi alti laccati e gli Iphone in mano.
Percepivo il desiderio palpitante di diventare un giorno come Andy de 'Il Diavolo veste Prada' e di raccontare ai miei figli -miei e del mio marito cardiochirurgo specializzato in cose così complicate che non avrei saputo nemmeno pronunciare- della prima volta in cui da ragazzina ero entrata con consapevolezza nel Fashion Room di Vuitton. 


Bah.
Mossa di marketing di
Mac che non ho ben capito


Quest'anno ci sono ritornata. E più che la fiera della vanità mi è sembrato un contentino per i poveri invidiosi.
Commessi che per una sera, senza guardarti dall'alto verso il basso come fanno di solito -sospettosi che una poveraccia come me si fotta una pelliccia di ermellino firmata Valentino-, permettono che la gente comune abituata a Zara e H&M provi i guanti di Versace di pelle di coccodrillo siberiano a strisce viola e arancione -scherzo, eh- o permettono che si tocchino le scarpe da sera di Prada, mentre allungano agli improbabili quanto impossibili clienti flûte di vetro riempiti con il prosecco più economico del supermercato e delle fragole che in effetti sì, sono buone e ricoperte di cioccolata, ma come dice S. perchè diamine fanno così chic delle fragole che: A) costano 1,20 euro al chilo dal fruttivendolo sotto casa mia, e B) sono ricoperte di cioccolata che combrando la barretta della Consilia vengono impiegati al massimo 0,69 centesimi.


Eccomi immortalata dai paparazzi al Palazzetto
della Fendi.
no photo please.



Sono stata molto più adulta, cinica, polemica e consapevole. La parte di me che mi piace di più -quella poco realistica e che sognava di diventare come Andy- durante la sera di questo 11 settembre è totalmente scomparsa. 
L'ignoranza dell'ipocrisia che avevo nel 2012 mi ha fatto vivere una serata migliore sotto mille punti di vista rispetto all'approccio realistico e veritiero che ho avuto quest'anno durante la VFNO.

Menomale che con S. mi diverto anche quando l'atmosfera -tipo questa- mi fa schifo, e non bisogna sottovalutare l'effetto afrodisiaco che ha avuto su di me il tiramisù di Pompi -Dio Bono, se passate per Roma fateci una capatina, altro che Colosseo-, tiramisù che tra l' altro mi sono gustata per cena al tramonto sulla scalinata di Piazza di Spagna -il che ci voleva, visto che ero appena uscita dal cinema con gli occhi gonfi di pianto dopo un film che mi tocca dirlo, COSTRUITO A TAVOLINO PER OBBLIGARE LE RAGAZZINE COME ME A PIANGERE ININTERROTTAMENTE NEANCHE STESSERO IMITANDO LA FONTANA DI TREVI, quale è il film 'Colpa delle Stelle', che per inciso non rivedrò mai più in tutta la mia vita- 

Ludo.

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5 commenti

  1. Non capisco queste linee bianche che mi evidenziano metà dei post, non ho la più pallida idea di come fermarle...

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  2. ...per inciso quel tiramisù è un dono di Dio...
    e quel film, che te lo dico a fà?
    singhiozzavo come una mammola!

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    1. Il mondo è diventato un posto migliore quando il signor Pompi ha aperto il primo locale!

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  3. Il brutto di crescere è che, a volte, si perde il proprio lato adolescenziale... Sarebbe bello riuscire a crescere rimanendo bambini nel cuore...

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    1. Non essere ingenui sotto alcuni punti di vista fa schifo

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