MoltoMoltoLontano \ GUERNSEY TRAVEL DIARY - I - The beginning

giugno 21, 2015





Come accennato nel flash-post della scorsa settimana ecco la prima pagina del diario che terrò fino alla fine di questa esperienza alla pari, ossia io mangio e dormo gratis e la famiglia mi fa sgobbare senza sborsare un penny.

IL DOVE GEOGRAFICO

Guernsey è un isola tra la Francia e l'Inghilterra, in cui le case sembrano quelle di una paesino tedesco della Germania del nord e il porto sembra quello di Capri. E' un'isola parecchio costosa, turistica, pulita, graziosa e piena di gente che guida auto decappottabili.
Il tempo è nuvoloso: da maglia a maniche corte e felpa. Jeans rigorosamente lunghi, anche se qui tutti girano come se fossero ad agosto in Sardegna.

IL DOVE FAMILIARE

Abito in una casa residenziale di tre piani, che dall'esterno è adorabile: bianca con il comignolo, i gerani alle finestre...
Premetto che mio padre mi aveva avvertita prima di partire che gli Inglesi non sono un popolo, come dire...pulito; io non mi ero preoccupata: mi piace girare scalza, non mi saltano i nervi se il cane sale sul mio letto, a volte -spesso- sono troppo pigra per tirare lo sciacquone dopo aver fatto la plinplin...
Ma questo è un altro mondo. Questa casa è il mondo in cui la sporcizia regna sovrana. Nella moquette delle scale e dell'ingresso si annidano batteri mai visti dalla scienza. 
Il bagno non è commentabile. E' raro che mi manchino le parole ma non saprei come rendere l'idea di un ammasso di oggetti accatastati gli uni sopra gli altri, di sporcizia, di asciugamani e biancheria abbandonati sul pavimento da anni, decenni forse.
La mia stanza è al terzo piano, senza moquette grazie a Zeus, ma con un tappeto che ho arrotolato e lanciato sotto il letto prima di subito. E' piccola e c'è tutto quello che mi serve, le lenzuola sono pulite, anche se non profumano di sapone, ahimè, non posso chiedere troppo.
La camera della figlia è così disordinata che a mia madre verrebbe un infarto, ma questo è niente rispetto alla camera del ragazzino. 
La sua porta è vicino alla mia e l'odore che ne esce fuori appesta l'aria di tutto il pianerottolo del terzo piano. E' un misto tra sudore e sporcizia che si è prima annidata e ora risiede tranquilla nei meandri della camera da letto. Non ci sono mai entrata, ma sono più che sicura che sia necessaria una maschera antigas e una tuta che protegga dalle radiazioni per sopravvivere. Giuro che non sto esagerando, è tutto vero: io devo tenere la mia camera sigillata per evitare che il tanfo penetri anche qui dentro. 
La cucina mi ha spaventato. Stavo lavando i piatti e mi sono resa conto che se li avessi appoggiati sul bancone si sarebbero sporcati di nuovo, allora ho lavato il lavabo e il piano cucina e il piano cottura e non è bastato. Vicino alla finestra ho trovato i cadaveri di una vespa e di un calabrone e altre due cose rotonde e marroni non identificabili, non credo fossero animali ma nel dubbio sono stata ben lungi dal toccarle. Quello che ho imparato da questa cucina è che il mio prossimo acquisto è un pacco di guanti in silicone.
Il giardino è diviso in due. Quello in cui giocano i bambini, e in cui io da bambina non mi sarei potuta neanche avvicinare (la casetta di plastica è piena di ragnatele e sporcizia incrostata, la piscina gonfiabile è riempita di acqua piovana...); l'altro lato è il lato normale, perchè c'è il pollaio con tre galline, il coniglio e l'orto, qui la sporcizia è al livello giusto, neanche in italia i pollai sono puliti, ammettiamolo.

LA MIA FAMIGLIA

Sono quattro e aspettano un quinto.
La mamma fa l'avvocato finanziario, ha due lauree perchè quella pratica per lavorare nella finanza non le bastava, lei è da sempre innamorata della letteratura e non poteva non laurearsi anche in letteratura inglese. E' una donna dinamica e pratica, non strilla con i figli e se loro alzano la voce li zittisce in un attimo con un tono autoritario e basso. Con me è molto gentile, mi ringrazia sempre e sorride. Dopo una giornata pesante come quella di ieri in cui il bambino piccolo che ha avuto una crisi isterica, la bambina media ha fatto i capricci e le cinque ore di lezione di arpa che ha tenuto -sì, ha due lauree, è un avvocato finanziario, suona e insegna l'arpa-, pensavo fosse fatta di pietra, ma ieri sera mentre sparecchiavo la tavola l'ho vista versarsi un bicchiere di vino e fumare una sigaretta. Ah già, in agosto da alla luce il quarto figlio. Se sia maschio o femmina non è dato saperlo, a questa donna piacciono le sorprese.
Il maschietto di undici anni è un nerd. Trascorre più o meno tutte le ore della giornata davanti al suo PC nella stanza/camera a gas, parla poco, non sparecchia la tavola e mangia tanto, troppo. Ma non mi lamento, basta che non mi rompa le scatole.
La femmina di nove anni è simpatica, anche se un un po' teatrale. Al parco giochi è caduta e ha fatto una scenata che neanche Leonardo di Caprio in Titanic ha saputo recitare con tanta abilità drammatica. Io ho una sorella e non mi sono fatta impressionare: no blood no problem, le ho detto con la mia voce da George Clooney, poi ho continuato a spingere il passeggino. 
Il bambino di quasi due anni è bellissimo: capello biondo, occhi azzurri e fossette, è il prototipo di bambino della lista mio figlio deve essere così. Ride spesso, gioca, scorrazza, cade, si rialza. Piange poco, ma quando piange si salvi chi può. Ieri ha avuto un incubo durante il sonnellino pomeridiano e non la smetteva più di strillare. La mamma ed io abbiamo avuto serie difficoltà nel legarlo al passeggino, poi lei lo ha lanciato fuori casa e mi ha detto di portarlo al parco fino alla fine delle sue lezioni di musica.
I padri qui sono un mistero. Quello dei due primi figli è scappato di casa e non si vede più da anni. Il padre di quello piccolo e del feto l'ho visto solo una volta perchè si è preso il bambino per un paio d'ore, di lui non so niente eccetto che non vive in casa con noi.

GLI ANIMALI DOMESTICI

Come se non bastassero quasi quattro figli, tre polli e un coniglio ci sono anche un cane, bello da morire bianco piccolo coccoloso, un gatto nero e tre pesci. Il cane e gatto si odiano, e anche io odio il gatto. La sua ciotola per il cibo è in cucina, sopra il bancone della cucina, lo stesso bancone in cui la mamma cucina e lo stesso in cui io mi rifiuto di appoggiare perfino la spazzatura. Questo pezzo di bancone è così sporco che mi fa troppo schifo pulirlo.

IL CIBO

Questa famiglia beve latte come se non ci fosse un domani. Latte, yogurt, milkshake, yogurt liquido...
Il milkshake è latte con sciroppo di fragole, sembra buono e molto dolce ma ho letto gli ingredienti dello sciroppo sul retro della confezione e mi sono venuti i brividi. 
La mamma ha preparato un insalata di pasta con ingredienti di natura sconosciuta, non sarebbe stata totalmente terribile se ci avesse aggiunto il sale.
Il peggio però è stata la pizza in busta: prosciutto, pesto e ananas sulla stessa pizza. Non aggiungo altro.



Ludo.

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6 commenti

  1. Questa esperienza sarà incredibilmente formativa. Anche a livello biologico... per i batteri!

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  2. Non so se mi faccia rabbrividire più l'idea della sporcizia o la pizza in busta con pesto, ananas e prosciutto. Lei comunque sembra una forza della natura con tutto quello che fa e tre figli e mezzo o.O come faceva prima che arrivassi tu? Baby-sitter a nastro? Drogava i figli? Cosa?

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    1. Ahahah l ho chiesto anche io! Dice che si ammazzava di fatica e dormiva due ore al giorno... È una matta.

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  3. Parte di quello che hai raccontato mi ricorda da morire i racconti di quando mia cugina è andata a fare la ragazza alla pari in Inghilterra (lei era più a nord). Anche lei era in una famiglia con tre bambini, più o meno tutti della stessa età dei "tuoi" e aveva i medesimi problemi, ricordo che dove stava lei davano da mangiare al cane in un piatto qualsiasi, lo lavavano e lo rimettevano nella credenza... nonono!
    Questo per dirti forza e coraggio.
    (Ho letto anche il post dopo questo, la storia del cibo nelle can mi sta abbastanza traumatizzando. La macedonia ok, c'era anche a scuola da me, ma i ravioli dimmi che non era vero!!!).
    Buona continuazione dell'esperienza :)

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  4. Piatto come scodella per cani, purtroppo non mi dici nulla di nuovo, E poi sì, le cans hanno traumatizzato anche me, sono una delle cose a cui non riesco ad abituarmi.

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